"Mi piace conoscere la storia di un alimento e del luogo da cui proviene, mi piace immaginare le mani di chi l’ha coltivato, trasportato, manipolato, cucinato, prima che mi venga servito. Vorrei che il cibo che consumo non privasse di cibo altri nel mondo.
Il buono è di tutti; il piacere è di tutti, poiché è nella natura umana. Mi piacciono i contadini, il loro modo di vivere la terra e di saper apprezzare il buono.
C’è cibo per ognuno su questo pianeta, ma non tutti mangiano. Pochi conoscono ciò che mangiano e godono per tale conoscenza, fonte di piacere che unisce con un filo rosso l’umanità che la condivide.
Sono un gastronomo e, se vi viene da sorridere, sappiate che non è semplice esserlo. È complesso, poiché la gastronomia è considerata una cenerentola nel mondo del sapere, mentre invece è una scienza vera, che può aprire gli occhi.
Nutrirsi è un atto agricolo, produrre è un atto gastronomico. C’è futuro, sempre, se il gastronomo avrà fame di cambiamento."
[Promosso da Paolo]
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